Imagination. Siamo esattamente le nostre foto, esse sono lo specchio del nostro modo di osservare e recepire, di metabolizzare e relazionarci; una cartina tornasole del nostro percorso, delle nostre partenze e dei nostri arrivi, un modo per analizzarci nel profondo in maniera distaccata e consapevole.
Le immagini diventano libri da leggere a sé stessi, per sé stessi, creano un linguaggio parallelo che se accettato può disegnare forme nuove interiori, spesso inaspettate ma anche non capite. Per questo motivo generano dubbi e insicurezze da una parte, ma anche lontane, dolci malinconie dall’altra.
L’incontro si svilupperà proprio attorno al dialogo identitario fra noi stessi e le immagini che produciamo.
Luca Bortolato è nato a Venezia nel 1980. Innamorato delle immagini da sempre, lavora esclusivamente su pellicola a colori. Gli ambiti principali della sua indagine sono il ritratto e la ricerca dell’identità. Le sue fotografie – connotate visivamente da colori tenui – sono una riflessione talvolta ironica, talvolta malinconica, sulla solitudine in tutte le sue declinazioni.
Dal 2010 espone i suoi lavori in Italiae all’estero. Nell’ultimo anno ha partecipato al Milano Phifest Festival 2016 con la mostra About me e tenendo un workshop di ritratto, alla collettiva It’s Market Time a cura di No Title Gallery presso Exworks a Vicenza, ha esposto il progetto Mericans in una personale al Sottopasso della Stua di Padova, ed ha partecipato a Trevignano Fotografia 2017 con il lavoro Alterità.