A fulgure et Tempestate è un progetto di mappatura al confine tra la documentazione fotografica ed il diario visuale.
Il lavoro consiste in una raccolta di immagini scattate sul territorio di Abano Terme conosciuta anche come la città del fango (per le sue fangoterapie), un luogo turistico di media grandezza distante quindici chilometri da Padova e circa mezz’ora di treno da Venezia.
In quanto mia città natale, ho sempre trattato questo luogo con scarsa curiosità e forte detrimento.
Il principale intento di questo lavoro è quello di smuovere la sensazione di quotidianità e statica banalità, grazie alla ricerca di una metodologia di visione volta a ripulire lo sguardo dai preconcetti sulla cultura da cui provengo.
Ho diviso la mia personale topografia fotografica in cinque categorie tematiche: lo spazio, il tempo, i confini, l’esperienza e il corpo.
L’approccio è quello di cercare nuove strade, sia fisiche che metaforiche, per interpretare la città e la complessità di forze che la governano, e come uno specchio rotto, riflettere un immagine scomposta della sua realtà umana e topografica.
Paolo Prendin (Padova, 1991) dopo gli il diploma in pittura al liceo artistico, nel 2012 vince la borsa di studio per l’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano.
Nel 2015, si diploma con lode in Fotografia.
La sua ricerca fotografica mira a collegare differenti categorie in singole tematiche, per creare una lettura incrociata dei soggetti
Parallelamente al lavoro di assistente fotografo lavora a svariati progetti personali.